Viaggio nelle pastorali e nei repertori del Natale in Sicilia
Natale: il mistero si perpetua ogni anno. Le strade, le case, le chiese si illuminano di nuova luce. Scende la notte più bella, parole e note scendono tra la gente, il suono della zampogna riecheggia assieme a quello dei mandolini per le vie dei paesi grandi e piccoli della Sicilia dove, ogni anno, il mistero dell’Incarnazione ritrova nuovo slancio, regala emozioni e si fa storia, preghiera, musica, spettacolo, racconto.
“E scinniu la notti” è il viaggio di Maria e Giuseppe verso la grotta della nascita di Gesù Bambino. È la voce di tutti i pastori, dei testimoni oculari di quella notte gloriosa che parlano ancora a noi uomini del XXI Secolo, e “cuntano” in lingua siciliana il mistero, lo stupore. I cuori si inteneriscono davanti al Bambinello in fasce e ogni popolo sembra fondersi in un’unica grande preghiera accordandosi sulle parole: “E susi pasturi nun dormiri cchiù, lu vivi ch’è natu u bamminu Gesù”.
Una musica senza tempo dove i mandolini si fondono con i bouzuki greci, le tammorre dialogano con il suono inconfondibile della zampogna e le voci vengono accompagnate dalle corde della chitarra battente.
Questo spettacolo ripropone il fascino del Natale attraverso una musica popolare che non può e non deve essere dimenticata, assieme agli antichi “cunti” recuperati dalla viva voce degli anziani e riproposti in chiave moderna dallo straordinario “cuntastorie” Mario Incudine.
Genere: recital con canti e musiche natalizie
Durata: 1h e 20’